Storia
I primi insediamenti di Capiago si hanno in un lazzaretto (casa delle piaghe, in forma dialettale Cà di Piach-Capiàeh, da cui il nome Capiago) situato nei pressi di dove oggi si trova il lavatoio. Capiago Intimiano è un comune relativamente recente (1928) frutto dell’accorpamento, durante il periodo fascista dei comuni di Capiago e di Intimiano che erano scarsamente popolati. Il municipio si trova lungo il rettilineo che unisce le due frazioni. Particolarità culturale del comune è questa divisione che ha profonde radici storiche: Intimiano era l’ultimo comune filo milanese nel periodo in cui Capiago era il primo dei comuni favorevoli a Federico Barbarossa. I retaggi di questa storica divisione si ritrovano tutt’ora nella liturgia: Capiago è a rito romano, mentre Intimiamo è a rito ambrosiano.
La comunità Dehoniana
Una comunità d’accoglienza spirituale per tutti coloro che cercano un approfondimento della fede e della loro vita di preghiera e d’impegno cristiano.
Come centro di spiritualità la comunità ospita gruppi organizzati per incontri di preghiera, di spiritualità e di studio; guida anche in proprio e su richiesta corsi di esercizi e ritiri, sessioni di studio e di spiritualità; collabora con le comunità parrocchiali per la formazione cristiana e di fede dei battezzati.
Come comunità di accoglienza il centro è aperto a preti, religiosi/e e laici e a tutti coloro che, oltre a un momento di sosta, hanno bisogno di ascolto e di guida. Gli ospiti condividono la vita della comunità religiosa, concordando di volta in volta con i responsabili le modalità della loro permanenza.
La casa è situata in un posto isolato, circondata da un ampio parco che facilita il riposo e il raccoglimento.
Dispone di 64 camere con bagno interno, 46 delle quali a 2 letti, 18 singole per un totale di 110 posti letto; sale per conferenze, fino a 150 posti a sedere; cappelle di varie dimensioni per le celebrazioni liturgiche e la preghiera; aule attrezzate per i lavori di gruppo.
In questa struttura si distacca la bella cappella con i pannelli di Marko Ivan Rupnik.
Lucerna (Svizzera) è in una posizione ideale, nel cuore storico e panoramico di quella che molti ritengono sia la ‘vera’ Svizzera: montagne, laghi e campanacci per mucche, villaggi alpini e prati coperti di stelle alpine. L’affascinante città, situata sul lato occidentale del lago dei Quattro Cantoni, è attraversata dal fiume Reuss.
Sulla sponda settentrionale del fiume, il pittoresco centro della città vecchia vanta edifici del XV secolo con facciate dipinte, torri, un municipio secentesco in stile rinascimentale e un paio di splendidi ponti coperti. A nord-est del centro si trova l’intenso Lion Monument, scolpito da una roccia naturale nel 1820 e dedicato ai soldati svizzeri che morirono nella Rivoluzione francese. Accanto si trova l’affascinante Gletschergarten (giardino di ghiaccio), dove gigantesche cavità glaciali dimostrano che 20 milioni di anni fa Lucerna era una spiaggia subtropicale ricca di palme.
Il Centro Storico è sicuramente la maggiore attrattiva di Lucerna insieme al lago. Si trova il See-Brucke, cui segue il Kappeibrucke, l’antico ponte in legno (uno dei più antichi di tutta la Svizzera) recentemente restaurato in seguito ad un incendio, che rappresenta il simbolo della città, su cui si trova la Wasserturm.
L’altra zona interessante della città è quella che si sviluppa nella parte del National-Quai, l’ampio lungolago sempre molto frequentato durante le belle giornate. In questa zona si possono inoltre visitare la Hofkirche, la cattedrale Lucerna, il Museo Nazionale dei Trasporti, e risalendo lungo la Zurichstrasse, il Palazzo di Bourbaki. Non lontano iniziano le caratteristiche mura della Museggmauer, con numerose torri che offrono una bella vista sulla città.